Giardino in bottiglia di Latimer
Ecosistema sorprendentemente autosufficiente
L'esperimento di David Latimer è noto come il "Giardino in bottiglia di Latimer". Latimer, un pensionato inglese, ha iniziato l'esperimento nel 1960. L'idea di base era creare un sistema chiuso in cui un piccolo giardino potesse prosperare autonomamente all'interno di una bottiglia di vetro sigillata. Questo esperimento è diventato un esempio iconico di un ecosistema autosufficiente.
Ecco come ha svolto l'esperimento:
- Selezione del contenitore: Latimer ha scelto una bottiglia di vetro trasparente, che avrebbe permesso la penetrazione della luce solare, un elemento essenziale per la fotosintesi delle piante.
- Composizione del terreno: Ha inserito strati di carbone, muschio, terreno e una pianta di ragno (Chlorophytum comosum) all'interno della bottiglia. Il carbone agisce come filtro per l'acqua, e il muschio e il terreno forniscono i nutrienti necessari per la pianta.
- Sigillatura della bottiglia: Dopo aver piantato la piccola pianta, Latimer ha sigillato ermeticamente la bottiglia, creando un ambiente chiuso.
L'ecosistema all'interno della bottiglia ha dimostrato di essere sorprendentemente autosufficiente. La pianta ha continuato a svolgere la fotosintesi, convertendo la luce solare in energia, mentre l'acqua all'interno della bottiglia formava un ciclo che includeva evaporazione e condensazione.
L'esperimento è diventato famoso perché la pianta ha continuato a crescere e a prosperare senza alcun intervento esterno significativo per oltre 50 anni. Ciò ha dimostrato come gli ecosistemi chiusi possano sostenersi da soli per lunghi periodi, a condizione che siano ben bilanciati e che i componenti essenziali siano presenti.
